Sono iniziate questa settimana le riprese del film di Eugenio Cappuccio a Savelletri.
Ecco cosa scrive sul blog del film che segnalo:
Fonte: Se Sei Così ti Dico Si
A Savelletri ci sono due strade che si incontrano in una piazza-slargo a forma di mezzaluna, ritagliata nel marmo e nel mare. Il pontile si allunga come una sottile matita bianca nello specchio azzurrissimo che, quando verso il tramonto si carica della luce dell'ovest, diventa di puro zaffiro senza alternative. Là gireremo il finale del film prima di tornarcene a Roma.Ecco il mare di Puglia, un'iride di bellezza; ed eccolo placarsi a stento sulla ferita accanto, la terra, che come una macchia di olio carminio, terra rosso ruggine densa come sangue, è il letto nel quale affondano le radici, dure come pietra e vive come uno sguardo possente, le vene di una storia lontana, come un sogno d'infanzia, verdi come solo la vita e la natura matrice di anima sa donare, questi ulivi vecchi quanto la Sistina, vibranti come una sacra reliquia, un miracolo per chi li guarda, sfiora. A perdita d'occhio e di senno quasi.
Ho amato la Puglia dal primo momento, ne sono stato soggiogato, stretto, abbracciato, accarezzato. È entrata dentro di me come una cascata che smuova profondità vissute chissà quando e chissà da chi, e forte come un sole negli occhi. Sono felice di essere qua e racontarla in qualche modo questa bellezza. È un dono vero.
È stata una giornata faticosa, ma qui, piantati in questa terra, non ci si sente sprecati, come altrove capita.
È come avvertire che da qualche parte, qua sotto, corra una radice misteriosa e auspicabilissima, quella della fortuna primigenia. Terra-Dea è davvero questa.