Se io fossi al posto di Mauro Masi, preferirei conservare la dignità dimettendomi, piuttosto che continuare a servire progetti eversivi e odiosi come la cancellazione di programmi di successo che producono fatturato, audience, allure positivo per l'azienda diretta, competizione contro Mediaset e Sky.
Ma io non sono al posto di Masi e non lavorerei mai per padroni così insopportabili.