Ho cominciato a lavorare in Puglia da aiuto regista per Daniele Vicari, all’epoca in cui lui stava girando “Il passato è una terra straniera” e la Film Commission pugliese esisteva da pochissimo. Qui un po’ ci sono cresciuto e sono quindi molto legato tanto alla Puglia quanto all’Apulia Film Commission: per me è ormai una seconda casa, ci sono amici, ci sono collaboratori che stimo e ai quali voglio bene…e poi lavorare qui è una pacchia perché trovi tutto. Trovi i professionisti, le competenze, ma trovi anche quell’eccitazione e quel gusto nel fare cinema che a Roma, ahimè, si sono un po’ persi. I professionisti con i quali sto lavorando, la costumista, gli elettricisti, i macchinisti mi seguono con un rispetto per il lavoro che è davvero encomiabile. Sono in parte sorpreso, ma alla fine tutto questo viene da un processo maturato negli anni..è qualcosa di costruito con una cura cercata e voluta e quindi ben percepita da noi che di cinema viviamo.
La ricerca delle location è stata poi una scoperta continua tanto nella città di Bari quanto nel centro di Giovinazzo – che poi abbiamo scelto per alcune scene - : non immaginavo di avere l’imbarazzo della scelta e questo la dice lunga sulla quantità di ambientazioni che questa regione offre.
Saverio Di Biagio, regista impegnato sul set de “La ragazza dei miei sogni”