“Un premio al film che, al di là delle tecniche cinematografiche, ha un valore e una forza comunicativa in nome della fede o delle fedi”. Con questa motivazione la Giuria internazionale -composta da Renato Butera sdb (Roma), John Forrest (Londra), Mohammad Gozarabadi (Teheran), Giovanni Guaita (Mosca) e Daniella Tourgeman (Gerusalemme) - ha assegnato il Gran premio “Nello spirito della fede” al lungometraggio “Ameluk” del regista pugliese Mimmo Mancini. Il riconoscimento è stato assegnato sabato sera al Teatro San Marco di Trento, nella serata conclusiva della XVII edizione del Religion Today FilmFestival.
La vicenda, infatti, narra di un giovane musulmano immigrato in un paesino pugliese che, suo malgrado, si ritrova a dover interpretare prima Cristo nella via Crucis, poi il candidato sindaco alle elezioni locali. Commedia dal tono leggero, ma con momenti profondi, toccanti e drammatici, il film corale prova ad affrontare un tema universale come il confronto-scontro tra fedi e culture diverse.
Nel cast di “Ameluk”, oltre a Mancini, gli attori Mhedi Mahloo, Claudia Lerro, Dante Marmone, Rita Ferrara, Roberto Nobile, Cosimo Cinieri, Paolo Sassanelli, Rosanna Banfi, Teodosio Barresi e Tiziana Schiavarelli.
Primo lungometraggio da regista dell’attore Mimmo Mancini, girato tra giugno e luglio 2013, tra Mariotto, Castel Del Monte, Ruvo di Puglia e Bitonto, il film è stato prodotto dalla Rm Consulting con il sostegno economico di Apulia Film Commission.