Backstage #2

Il tavolo che regge i miei gomiti, mentre scrivo, è rotondo.
E’ di vetro.
E’ un tavolo.

A seconda dell’andamento delle giornate, le impronte digitali si sovrappongono.
Tanta gente, tante impronte, tante parole, tanti progetti.
Lavoro con la gente, lavoro al telefono, lavoro e comunico attraverso il monitor grigio che incornicia le mie parole, adesso.
Oltre la finestra, gli alberi del parco.
Mentre scrivo, i telefoni sono muti.
L’outlook non trilla ogni secondo e, sento fischiettare.
Questo ufficio parla.
I cigolii, i rintocchi del pendolo, il rumore sordo e costante dei computer, un vecchio apparecchio della SIP annuncia i fax, con il suo squillo vintage.
Questo luogo è sempre affollato di gente e suoni.
La mattina c’è un gran vociare.
Si dimenticano le leggi del fumo e mi diverte offrire caffé, non essendo capace a preparare una tazzina che possa averne, almeno, il lontano retrogusto.
Contravvenendo alle regole del purista bevitor di caffé, sostengo la validità del mio pensiero: si possono preparare 2 tazzine, con una cialda sola.
I colleghi dell’ufficio puntualmente osservano il mio agire con fare, a tratti, inorridito e divertito. Increduli del mio ardire.
Io, continuo la mia campagna anti-spreco.
Tanto, non bevo caffé.

 

Raffaella Delvecchio é la Coordinatrice di Direzione della Apulia Film Commission.

Risponde al telefono, scrive le mail, prepara disgustosi caffé e svolge mansioni di altro genere, ancora tutte da scoprire.

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