57 – IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO di Lina Wertmüller con Paolo Villaggio, Adriano Pantaleo, Isa Danieli, Fulvia Carotenuto, Maria Esposito (Italia 1992) – col. 95’
Un maestro di origine ligure, per un errore amministrativo, viene assegnato ad una scuola elementare di un paesino in provincia di Napoli, dove l’evasione scolastica è molto elevata (la sua terza classe è frequentata solo da tre alunni). Il suo impegno si rivolge soprattutto al recupero dei bambini poveri, i quali, invece che alla scuola, sono inviati dai genitori a svolgere lavori occasionali. Il contatto con questa realtà cambia anche il maestro, poi destinato ad altra sede. Il film fu realizzato sull’onda del successo editoriale del libro omonimo scritto da un maestro elementare sulle sue esperienze di docente, Marcello D’Orta. Io speriamo che me la cavo fu diretto da una regista che, già in altre occasioni (a cominciare da I basilischi, prima segnalato) aveva rivolto la sua attenzione alla realtà meridionale. Girato a Taranto.
(v. att.)